If we shadows have offended

Ho realizzato questa traduzione del monologo finale di Puck nel Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, quasi in estemporanea (per questioni di tempistiche) alle soglie della scorsa estate – il che, ora che ci penso, ha una sua sincronicità – nell’ambito del saggio di fine anno del corso di teatro Il genio nella maschera, che si tiene a Novara ormai da qualche anno, a cura di Donatella Bartolomei. Le traduzioni che avevamo a disposizione non facevano al caso nostro, per cui, con una certa sfacciataggine, mi sono arrogato il diritto di improvvisarne una versione. È stato stimolante tornare a pasticciare con le traduzioni dopo tanto tempo.
Se noi ombre abbiamo offeso
Se noi ombre abbiamo offeso,
Fate conto vi abbia preso
Un breve sonno in questo androne
Mentre è apparsa la visione.
Ed il tema ozioso e indegno,
Più cedevole di un sogno
Signori, non lo condannate:
Rimedierem, se perdonate.
Quant’è ver che sono onesto,
Se abbiam perso il favor vostro,
Per sfuggir parole amare
Ci faremo perdonare,
O chiamateci bugiardi…
Buona notte a tutti! È tardi!
Siamo amici: qua le mani!
Noi rimedierem… domani.
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