Regola Numero 4 – Il Baseball è romantico

Non ho mai giocato a baseball, né ho mai visto una partita intera e non sono affatto certo di conoscere tutte le regole (in effetti il punteggio mi è parzialmente oscuro). Tuttavia, anni di cinefilia dimessa e sconclusionata mi hanno portato a maturare, su base unicamente empirica, la seguente conclusione: c’è molto più amore nei film americani sul baseball che nei film americani sull’amore.
Non lo so, dev’essere qualcosa di intrinseco in questo sport, qualcosa di metafisico, non c’è altra spiegazione. In fin dei conti è uno sport assurdo: dura un numero impossibili di ore, per la maggior parte del tempo si sta fermi e poi si fa tutto di scatto, come per essere certi di lesionarsi qualcosa. Non è nemmeno ben chiaro chi stia attaccando e chi difenda.
Eppure niente, i film sul baseball mi commuovono sempre.
E se ripenso a certi cartoni animati giapponesi o anche alla poesia di un manga come Rookies… insomma non è soltanto una cosa americana. C’è qualcosa di magico in tutto quel lanciare e battere e correre a casa.
Sono un sentimentale. In fondo è sempre il lato eroico dello sport che mi piace, quello strato di umanità inarrestabile che trovi grattando via lo sporco e la spessa patina di competizione, tifoseria idrofoba e abbigliamento brandizzato. Insomma, mi piace il lato romantico.
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