Regola Numero 3 – Evita New York

Cosa mi ha insegnato il Cinema
Regola Numero 3 – Evita New York
È noto a tutti che se qualcosa di tremendo deve accadere accadrà a New York o la coinvolgerà pesantemente. C’è un gigantesco gorilla colto dall’irrefrenabile bisogno di arrampicarsi su un palazzo o una flotta di alieni che deve atterrare? Lo faranno sicuramente a New York.
E non è finita. Mafiosi, serial killer, spie, terroristi, geni del crimine: tutti vivono nella Grande Mela o ci stanno andando per lavoro. I poliziotti di New York, quando vogliono riposarsi e stare un po’ tranquilli, fanno due turni di servizio in medio oriente (naturalmente nei Marines).
Un esempio illustre del crimine a New York:
Io dico: stai alla larga.
Scena: il detective è a letto, nella sua casa a New York (lo sappiamo perché la scena è introdotta da una panoramica di repertorio del ponte di Brooklyn o dell’isola di Manhattan), suona il telefono e deve uscire: c’è stato un omicidio. E questo succede una volta a settimana. Ad ogni singolo detective di New York (e sono tantissimi).
Tra l’altro gli assassini newyorkesi sono particolarmente precisi: nessuno riesce mai a salvarsi. Non lo so se c’entrano gli Yankees.
Anche la natura mi dà ragione: terremoti, maremoti, meteoriti… tutto raggiunge (e travolge) sempre New York.
Voi fate come volete: io non ci vado.
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