When I am dead, my dearest

When I am dead, my dearest, di Christina Rossetti, breve e evanescente, è una di quelle poesie che mi si sono appiccicate all’anima. Incantato dalla melodia, ne ho abbozzato una versione, che vi ripropongo qua sotto.

Quando morrò, mio amato

di Christina Georgina Rossetti

Quando morrò, mio amato,

Non cantar cupe cose,

Non seminare sul mio capo

Cipressi ombrosi o rose:

Mi copra l’erba molle

Di pioggia e rugiadosa;

E se tu vuoi, ricorda,

O scordati ogni cosa.

Io non vedrò le ombre,

Non sentirò le piogge,

Non udrò l’usignolo

Cantar come se piange:

Sognante nel crepuscolo

Che mai non sorge o posa,

Conserverò il ricordo,

O scorderò ogni cosa.

When I am dead, my dearest

by Christina Georgina Rossetti

When I am dead, my dearest,
Sing no sad songs for me;
Plant thou no roses at my head,
Nor shady cypress tree:
Be the green grass above me
With showers and dewdrops wet;
And if thou wilt, remember,
And if thou wilt, forget.

I shall not see the shadows,
I shall not feel the rain;
I shall not hear the nightingale
Sing on, as if in pain:
And dreaming through the twilight
That doth not rise nor set,
Haply I may remember,
And haply may forget.

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